giovedì 30 ottobre 2014

9° Giornata di Serie A. Aggancio in vetta e bagarre per il terzo posto.

Sono due i temi principali che ci lascia questa nona giornata di campionato: l'aggancio in vetta della Roma ai danni della Juventus, e l'enorme bagarre per il terzo posto, che vede coinvolte otto squadre in soli 3 punti.
Partiamo dall'analisi di questa giornata con la vetta della classifica. La Roma di Garcia aveva un solo obiettivo, battere il Cesena e poi sperare che accadesse qualcosa di importante a Genova. Quel qualcosa accade al 94', quando Antonini gela l'ex tecnico Allegri e regala al Genoa tre punti importantissimi, e rimane in piena zona Champions. I bianconeri giocano bene, sono anche sfortunati colpendo due pali, ma non riescono a buttarla dentro (anche grazie a un super Perin) e cosi all'ultimo incassano il gol che li condanna alla prima sconfitta in campionato. All'Olimpico, quando il Genoa stava per segnare, la partita era già finita, con la Roma vittoriosa 2 a 0 grazie ai gol di Destro e De Rossi, i tifosi festeggiavano i tre punti, ed ecco che arriva la notizia del gol di Antonini che aumenta ancora di più l'euforia giallorossa, perché adesso la Roma è di nuovo prima, insieme alla Juve, con 22 punti. Dietro le due capoliste è bagarre assoluta per il 3° posto. A 16 punti ci sono Udinese Sampdoria e Milan, a 15 Inter Genoa e Napoli e Lazio, a 13 la Fiorentina. Fra questo gruppone, in questa giornata ridono soprattutto, oltre al Genoa, l'Inter e la Fiorentina. I neroazzurri, nonostante mostrino ancora alcune lacune sotto l'aspetto del gioco, vincono l'importante sfida di San Siro contro la Sampdoria (finora imbattuta in questo campionato). Decisivi sono Handanovic, che si esibisce in almeno tre parate fenomenali, e Icardi, che al 90' trasforma un rigore fischiato giustamente da Russo per un fallo subito da Kuzmanovic. La Fiorentina batte 3 a 0 l'Udinese grazie alla doppietta di Babacar e al gol di Borja Valero. Tre punti importanti per i Montella-boys, che tornano nel gruppone di testa. Chi può recriminare in questa giornata è il Napoli di Benitez, che non va oltre l'1 a 1 in casa dell'Atalanta. Sono gli orobici ad andare in vantaggio grazie al gol di German Denis (che quando incontra il Napoli segna sempre). Gli azzurri, rimasti in superiorità numerica per l'espulsione subita da Cigarini, pareggiano all'86' con Higuain, ma negli ultimi istanti di gara buttano al vento la vittoria, perché il Pipita si fa parare un altro rigore, stavolta è Sportiello a fare il miracolo. Infine il Milan di Inzaghi pareggia 1 a 1 a Cagliari. La squadra di Zeman gioca meglio, e passa in vantaggio con Ibarbo al 24', i rossoneri reagiscono e trovano il gol del pareggio con una bella giocata di Bonaventura, che approfitta di un errore di valutazione del portiere dei sardi Cragno. Nella ripresa è il Cagliari ad avere le migliori occasioni, soprattutto all'89' con Farias, ma Abbiati è molto bravo a respingere.
Le altre partite di ieri hanno visto le importanti vittorie di Torino e Palermo, entrambe per 1 a 0, a discapito di Parma e Chievo. Queste due squadre occupano gli ultimi due posti con soli 3 e 4 punti. Martedi il Sassuolo ha battuto 3 a 1 l'Empoli, mettendosi in una posizione di classifica tranquilla, mentre stasera chiude il turno la sfida tra Verona e Lazio, con gli uomini di Pioli che vincendo andrebbero terzi da soli.

venerdì 24 ottobre 2014

La crisi del Napoli continua: sconfitta in Svizzera e contestazione feroce.

E' un periodo davvero molto difficile per il Napoli e per i suoi tifosi. Dopo l'inizio di stagione traumatico, a seguito dell'eliminazione dalla Champions League, gli uomini di Benitez si erano pian piano ripresi, ma tutto è stato buttato al vento dopo aver bruciato la vittoria a Milano negli ultimi secondi contro l'Inter domenica, e dopo l'umiliante sconfitta subita contro lo Young Boys. Una brutta batosta, arrivata meritatamente. Un Napoli che ha le solite amnesie difensive, il solito problema della mancanza di filtro a centrocampo. Inoltre, senza Callejòn (tenuto a riposo) gli azzurri non sanno pungere, nonostante Mertens ieri abbia dimostrato per l'ennesima volta di meritare la titolarità a scapito di Insigne. Una sconfitta che non solo rende la qualificazione ai sedicesimi di finale di Europa League più difficile, ma che ha rotto forse definitivamente il rapporto coi tifosi, che si sono resi protagonisti di una durissima e violenta contestazione dopo la partita, attaccando a calci il pullman dei loro beniamini, invitandoli ad andare a lavorare, e attaccando duramente Benitez. Ora per il Napoli ci sarà la dura gara casalinga contro il Verona, gli azzurri non possono più sbagliare.

giovedì 23 ottobre 2014

Vigilia di Europa League: quattro italiane in cerca di risposte.

Tra un'ora e mezza inizierà il terzo turno della fase a gironi dell'Europa League. Alle 19 saranno impegnate Napoli e Fiorentina, mentre alle 21,05 scenderanno in campo Inter e Torino. Quattro partite, un solo obiettivo per le nostre squadre: centrare i tre punti e chiudere in modo quasi definitivo il discorso qualificazione alla fase successiva.
Gli azzurri di Benitez giocheranno nella tana dello Young Boys, una sfida non facile. Il Napoli (che nel girone è a punteggio pieno con 6 punti), dovrebbe scendere in campo con questa formazione: 4-2-3-1, Rafael; Maggio, Henrique, Koulibaly, Ghoulam; Inler, David Lopez; Mertens, Jorginho, De Guzman; Higuain.
La Fiorentina di Montella invece sarà impegnata in Grecia contro il Paok Salonicco. Una sfida importante per i viola, soprattutto dopo la brutta sconfitta subita in campionato contro la Lazio. Anche i viola sono a punteggio pieno nel loro girone con 6 punti, e dovrebbero andare in campo con il 4-3-3: Tatarusanu; Pasqual, Tomovic, Savic, Rodriguez; Kurtic, Pizarro, Aquilani; B.Valero, Babacar, Cuadrado.
Alle 21,05 tocca a Inter e Torino. I nerazzurri, scossi dalle ultimissime notizie (Massimo Moratti ha da poco comunicato che lascerà l'Inter insieme al figlio e ai suoi più stretti collaboratori) potranno puntare sul fatto che sono a punteggio pieno con 6 punti, e probabilmente si schiereranno in campo con il 3-5-2: Carrizo; Ranocchia, Andreolli, Juan Jesus; Mbaye, M'vila, Hernanes, Kuzmanovic, Dodò; Guarin, Icardi.
I granata di Ventura (reduci dalla vittoria in campionato con l'Udinese, e con 4 punti nelle prime due gare del girone) affrontano l'Helsinki e la probabile formazione è: 3-5-2: Padelli; Glik, Silva, Maksimovic; Darmian, Benassi, Vives, El Kaddouri, Molinaro; Amauri, Martinez. 

Juve: la Champions è ancora indigesta.

Ennesima delusione europea per la Juventus, che ad Atene non riesce a spezzare questa maledizione. Un rendimento completamente diverso fra campionato e Champions, che alcuni giocatori come Tevez e Pogba hanno spiegato come la mancanza di mentalità ad affrontare certe tipologie di sfide. Altri giocatori l'hanno spiegato questa differenza di risultati e prestazioni con il discorso della disposizione tattica, che dovrebbe essere diversa in Europa. Qualunque sia il motivo, la Juve rischia nuovamente di uscire prematuramente dalla Champions, come è accaduto lo scorso anno.
Riguardo la partita, oggettivamente i bianconeri avrebbero meritato il pareggio, soprattutto per le tante occasioni costruite nel secondo tempo. Ma il primo tempo degli uomini di Allegri è stato inguardabile, l'Olympiacos ha dimostrato una volta di più che in Europa chiunque se la gioca alla grande, e la Juve è sembrata quasi impreparata a questo, e ha subito il gol di Kasami dopo una bruttissima palla persa da Pirlo (uno dei peggiori). Nella ripresa c'è la reazione, ma il portiere dell'Olympiacos Roberto è stato straordinario due volte su Morata e due volte su Tevez.
Alla fine la banda Allegri torna a casa con l'ennesima delusione europea da smaltire, e con una situazione nel girone non compromessa, ma molto, molto delicata.

mercoledì 22 ottobre 2014

Conferenza stampa pre Europa League per Mazzarri: "A Moratti non rispondo".

Nella conferenza stampa di vigilia per la partita di Europa League che l'Inter disputerà domani contro il Saint Etienne, Mazzarri risponde a diverse domande, ma soprattutto torna sulla frecciata buttata contro di lui da Massimo Moratti nei giorni scorsi.
Il primo passaggio è dedicato al Saint Etienne: "La rispettiamo, è una squadra che sta facendo un ottimo campionato in Francia, che ormai è molto simile al campionato italiano. E' una partita per noi stimolante, vogliamo continuare a fare quello dimostrato contro il Napoli dal punto di vista della prestazione"; poi torna sulle dichiarazioni di Moratti, affermando: "Io sono concentrato sul Saint Etienne e non ho tempo di pensare ad altro. Non ho niente da dire. Voglio solo far rendere al massimo i giocatori che ho a disposizione". 
Gli altri passaggi salienti sono sulle difficoltà che sta vivendo Vidic, "Per me sta facendo un grandissimi campionato, con qualche errore come stanno facendo tutti i giocatori. Vidic non ha colpe sul primo gol del Napoli, ha avuto solo la sfortuna che la palla è stata spizzata sui piedi di un giocatore avversario", e infine torna sulle difficoltà ambientali che si sta trovando di fronte: "Io devo dare tutte le mie energie per il gruppo, ci sarà tempo e modo per dire quello che penso su tutto. Ora non è il momento giusto".

Champions League: Olympiacos-Juventus, le probabili formazioni.

Manca poco più di un'ora e mezza alla sfida di Champions League tra Olympiacos e Juventus. Una sfida molto importante per gli uomini di Allegri, che non possono permettersi passi falsi, vista la situazione di grande equilibrio che regna nel girone (Juve, Olympiacos, Atletico Madrid e Malmoe hanno tutte 3 punti). 
I greci dovrebbero scendere in campo con il 4-4-2: in porta Roberto, difesa formata da Masuaku, Abidal, Botia, Elaboellaoui; a centrocampo, con l'ex stella del Barcellona Afellay ci saranno Milivojevic, Kasami e Maniatis, in avanti spazio a Dominguez e al bomber Mitroglou.  
La Juventus risponde con il solito 3-5-2: in porta Buffon, difesa schierata con Ogbonna, Bonucci e Chiellini, a centrocampo Pirlo sembra aver vinto il ballottaggio con Marchisio, e partirà titolare insieme a Asamoah, Pogba, Vidal e Lichsteiner, in avanti, vicino all'intoccabile Tevez ci sarà spazio per Morata. 

martedì 21 ottobre 2014

Il punto della Serie B: Volano Frosinone, Bologna e Livorno; cade l'Avellino; affonda il Catania.

In Serie B siamo arrivati alla nona giornata di campionato. Un torneo come al solito avvincente, pieno di sorprese e di emozioni. Andando a fare il punto su cosa è accaduto in questa giornata, dobbiamo partire dal Frosinone, la capolista che pochi si aspettavano a questo punto del torneo.
Gli uomini di stellone hanno battuto 2 a 0 il Modena, confermando il loro brillante rendimento casalingo, e soprattutto la testa della classifica. Una squadra solida, ben organizzata e con molta voglia di stupire, doti confermate anche sabato contro l'ostico undici di Novellino. 
Ad un punto di distanza seguono due big di questo campionato, Bologna e Livorno. I felsinei, dopo un difficile inizio di campionato e le difficoltà societarie, sembrano aver risolto tutti i loro problemi, sia in campo (dove hanno ottenuto la seconda vittoria consecutiva, quinta del torneo, che li mantiene al vertice del campionato) sia in società, dove l'arrivo del nuovo proprietario Joe Tacopina, ha riportato serenità e soprattutto entusiasmo in tutta la piazza bolognese, 
A pari punti con i rossoblù c'è il Livorno di Gautieri. Anche gli amaranto sono partiti male, ma sono in netta ripresa, grazie a tre vittorie consecutive, e soprattutto 10 gol segnati e 0 subiti nelle ultime due gare.
A 15 punti c'è un gruppo di 5 squadre, che potranno dire la loro fino alla fine del torneo: il Perugia (che riesce a strappare un punto prezioso in casa di una brillantissima e sfortunata Virtus Lanciano); il Carpi (che batte 2 a 1 in una sfida molto combattuta il Latina, inguaiando cosi ancor di più gli uomini di Breda); il Trapani (che soffre, ma batte 3 a 1 un generoso Crotone); il Bari e l'Avellino, che si sono affrontate al San Nicola, con gli uomini di Mangia che hanno battuto 4 a 2 la squadra di Rastelli. Una sfida spettacolare, che ha visto i galletti partire forte e andare sul 2 a 0 (gol di Romizi e Caputo). I lupi reagiscono e accorciano con Comi. Nella ripresa il Bari riallunga con Sabelli, ma al 70° bomber Castaldo rimette in gara i suoi. I biancoverdi provano l'assalto finale, ma oltre il 90° il Bari si procura un rigore molto dubbio e chiude i conti ancora con Caputo.
Chiudiamo con la delusione più clamorosa di questo inizio di campionato. Il Catania di Sannino, nonostante una rosa molto forte, con giocatori maestri della Serie B,continua a vivere le sue pesanti difficoltà (sconfitta anche a La Spezia per 3 a 0) e si trova all'ultimo posto in classifica. Una situazione pesantissima, che Sannino non sembra riuscire a risolvere.


Parla l'arbitro Rocchi: Juve-Roma, troppe tensioni, colpa mia.

Sono trascorse oltre due settimane dai fatti di Juventus-Roma, arbitrata da Rocchi. Ed ecco che, dopo queste settimane, le parole dell’arbitro rischiano di riaccendere moltissime polemiche. Rocchi ammette alcuni sui errori, soprattutto sul primo rigore dato alla Juve, ammettendo che “la mia gestione sul rigore di Maicon è stata anomala, e ha acceso le tensioni”. In un'intervista concessa al “Processo del Lunedì”, l’arbitro continua dicendo: ” dopo aver rivisto la partita, per valutare e rivedere come  faccio sempre il mio operato, l’analisi più dura è stata proprio su quell'episodio, diciamo che una gestione non equilibrata dell’episodio probabilmente ha creato tensioni tra i calciatori e nei confronti dell’arbitro, quindi potrebbe essere la chiave di lettura per capire poi cos'è successo durante la partita”. Parole che di sicuro faranno discutere.

lunedì 20 ottobre 2014

Roma: la super-sfida col Bayern si avvicina.

Mancano poco più di 24 ore alla grande sfida di Champions League che attende la Roma di Rudi Garcia. All'Olimpico infatti arriva il super Bayern Monaco di Pep Guardiola. Una sfida difficilissima, ma non impossibile per questa Roma. All'Olimpico ci sarà il tutto esaurito (65 mila spettatori, per un incasso record di 3,5 milioni di euro). In conferenza stampa Garcia ha si ribadito la grande forza dell'avversario, ma ha comunque dimostrato molta sicurezza nei propri uomini, e ha affermato che crede fermamente nell'impresa. D'altronde la Roma fino ad ora si è dimostrata una grandissima squadra (in Italia, ma anche in Europa, andando a fare una grandissima partita in casa del City). A guidare i giallorossi naturalmente ci sarà capitan Totti, a caccia di un'altra grandissima serata da inserire nella sua gloriosa carriera.

domenica 19 ottobre 2014

Il duello Juve-Roma è ripartito: giallorossi a -1.

E’ ripartito il campionato di Serie A, e la ripartenza ha visto un grande colpo di scena: la Juventus capolista non riesce ad andare oltre l’1 a 1 sul campo del Sassuolo, e la Roma si riavvicina a -1. Il sabato di Serie A inizia alle ore 18, con i giallorossi che battono nettamente il Chievo per 3 a 0, grazie ai gol di Destro, Ljajic e dell’eterno Francesco Totti. Una Roma brillante, aggressiva e concreta. Alle ore 20,45 ci si aspetta la risposta della Juve, ma la trasferta di Reggio Emilia si dimostra più difficile del previsto. Il Sassuolo passa in vantaggio verso il quarto d’ora di gioco con Simone Zaza, che approfitta di un’azione confusa in area e trova la zampata vincente. La Juve riesce a pareggiare pochi minuti dopo con un gran destro a giro di Pogba. A questo punto i bianconeri cercano di vincere la partita, ma le grandi parate di Consigli e un pò di imprecisione sottoporta li fermano a sei vittorie consecutive. Quindi la lotta scudetto riparte, e la Roma fa un passo avanti molto importante.